Area "grigia"
Moderatori: AnlaidsOnlus, Claudia Balotta, ANLAIDS
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- Iscritto il: 17 febbraio 2010, 11:48
Area "grigia"
Gentile dottore,
Sono saltuariamente donatrice di sangue. Recentemente, dopo l'ultima donazione, sono stata richiamata per effettuare un nuovo prelievo. Dalle analisi, infatti (che il medico spiegava molto più severe del solito, e con parametri + ristretti) i miei valori relativi all'HIV risultavano nella cosiddetta "area grigia", quindi in quella finestra di differenza tra i valori comunemente considerati ed i parametri applicati, invece, pare, da quel laboratorio in caso di donazioni di sangue.
La mia ultima donazione risaliva al settembre 2008, a circa un mese di distanza da un rapporto parzialmente non protetto (che, cmq, segnalai all'atto della donazione). Il test risultò, cmq, negativo.
So che il test dovrebbe essere ripetuto comunque, a distanza di 3 mesi, ma ho letto spesso che già dopo un mese potrebbero aversi segnali di contagio.
Non ho avuto altri rapporti da allora; soltanto alcune terapie semi-invasive per il trattamento di un problema pelvico, in ospedale, in quella che a me sembrava una ragionevole sicurezza.
Mi domando se davvero sia possibile una falsa positività, come mi e' stata prospettata, o se altre malattie possano generare risultati tipo quello che mi è stato anticipato. Ad ogni modo, sto attendento i risultati del nuovo test. Con tutta la preoccupazione del caso, ovviamente.
Grazie.
Sono saltuariamente donatrice di sangue. Recentemente, dopo l'ultima donazione, sono stata richiamata per effettuare un nuovo prelievo. Dalle analisi, infatti (che il medico spiegava molto più severe del solito, e con parametri + ristretti) i miei valori relativi all'HIV risultavano nella cosiddetta "area grigia", quindi in quella finestra di differenza tra i valori comunemente considerati ed i parametri applicati, invece, pare, da quel laboratorio in caso di donazioni di sangue.
La mia ultima donazione risaliva al settembre 2008, a circa un mese di distanza da un rapporto parzialmente non protetto (che, cmq, segnalai all'atto della donazione). Il test risultò, cmq, negativo.
So che il test dovrebbe essere ripetuto comunque, a distanza di 3 mesi, ma ho letto spesso che già dopo un mese potrebbero aversi segnali di contagio.
Non ho avuto altri rapporti da allora; soltanto alcune terapie semi-invasive per il trattamento di un problema pelvico, in ospedale, in quella che a me sembrava una ragionevole sicurezza.
Mi domando se davvero sia possibile una falsa positività, come mi e' stata prospettata, o se altre malattie possano generare risultati tipo quello che mi è stato anticipato. Ad ogni modo, sto attendento i risultati del nuovo test. Con tutta la preoccupazione del caso, ovviamente.
Grazie.
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- Iscritto il: 17 febbraio 2010, 11:48
Area "grigia"
Buongiorno dottore,
Ho ritirato i risultati del nuovo test:
- screening (Elisa o simile; lo hanno ripetuto per escludere l'errore di laboratorio): ancora "debolmente positivo"
- Western Blot: negativo
Mi e' stato richiesto un nuovo prelievo a distanza di circa 20 gg; ma credo di potermi sentire più tranquilla, giusto?
Ancora grazie.
Ho ritirato i risultati del nuovo test:
- screening (Elisa o simile; lo hanno ripetuto per escludere l'errore di laboratorio): ancora "debolmente positivo"
- Western Blot: negativo
Mi e' stato richiesto un nuovo prelievo a distanza di circa 20 gg; ma credo di potermi sentire più tranquilla, giusto?
Ancora grazie.
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- Iscritto il: 17 febbraio 2010, 11:48
Test ripetuto
Un paio di mesi fa il test di ssreening era risultato "debolmente positivo".
Il Western Blot, eseguito poco dopo e ripetuto a distanza di circa 40 gg, risulta sempre negativo. Cosi' pure i test per le epatiti.
Rimane però la "debole positività" nel test di screening.
L'immunologo che mi segue sostiene che possa stare tranquilla, anche se suggerisce un terzo test tra un paio di mesi.
Mi incuriosisce, però, questa debole positività: può essere indice di altre patologie in atto, in evoluzione, sempre a carico del sistema immunitario?
Il quadro di massima, per il resto, e' buono, salvo un valore un po' alto delle proteine.
Grazie
Il Western Blot, eseguito poco dopo e ripetuto a distanza di circa 40 gg, risulta sempre negativo. Cosi' pure i test per le epatiti.
Rimane però la "debole positività" nel test di screening.
L'immunologo che mi segue sostiene che possa stare tranquilla, anche se suggerisce un terzo test tra un paio di mesi.
Mi incuriosisce, però, questa debole positività: può essere indice di altre patologie in atto, in evoluzione, sempre a carico del sistema immunitario?
Il quadro di massima, per il resto, e' buono, salvo un valore un po' alto delle proteine.
Grazie
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- Messaggi: 105
- Iscritto il: 8 aprile 2010, 20:47
anche io sono risultato dubbio al test elisa(debolmente positivo) e poi negativo al wb e alla pcr,il responsabile del sert dell'ospedale del mio paese mi ha detto che il risultato falsamnete dell'elisa e nella stragrande maggioranza dei casi dovuto a cross reattivita,io per esempio avevo al primo test(31gg)i valori a 1.874/0 e al secondo(a88gg) erano scesi a 0.510/0,con i valori che scendono di cosi tanto si puo gia escludere una positivita al wb in quanto in una persona sieropositiva i valori si alzano e non viceversa,ha detto che probabilmente questi valori tenderanno sempre a salire e scendere e possono scomparire ma puo anche essere che rimarranno tali per tutta la vita,in ogni caso queste reattivita non sono per nulla preoccupanti...
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- Iscritto il: 8 aprile 2010, 20:47