Domanda URGENTE per il Dottore...
Moderatori: AnlaidsOnlus, Claudia Balotta, ANLAIDS
Domanda URGENTE per il Dottore...
Gentile Dottore,
sono un ragazzo di Milano di 18 anni appena compiuti ed è da qualche mese che non riesco a stare più in pace con me stesso. Sono omosessuale e ho sempre praticato sesso sicuro. La prima settimana di settembre sono stato con un ragazzo più grande di me e che non conoscevo assolutamente: il rapporto con penetrazione è stato protetto, ma subito dopo ho avuto un rapporto orogenitale non protetto. Mi ha eiaculato in bocca in poche parole, ed io non me l'aspettavo, mi ha colto di sprovvista. Io non ho assolutamente ingoiato, anzi ho prontamente sputato il tutto ma da quel giorno una fobia terribile mi rende impossibile dormire la notte: sono convinto di stare male, sono convinto di avere contratto il virus HIV, penso al peggio sempre e comunque.
La prima settimana di novembre, ossia 2 mesi dopo il rapporto a rischio (55 giorni più o meno) sono andato a fare il classico TEST. Esito: negativo. Ho avuto anche un colloquio con una dottoressa al momento in cui sono andato a ritirare i risultati, e le ho spiegato le mie paure. Le ho detto esattamente la dinamica dei fatti del mio rapporto a rischio, e lei mi ha tranquillizzato dicendomi che [b]è difficile, se non impossibile, prendere il virus dell HIV semplicemente entrando in contatto per via orale con lo sperma del partner[/b]. Io le ho quindi domandato se, nonostante fossero passati 2 mesi, avrei secondo lei dovuto ripetere il test, e la risposta è stata: "No, non si preoccupi. Il suo test è attendibile già adesso, e in particolare il risultato del suo test è più attendibile in quando lei ha avuto solamente un rapporto orogenitale non protetto anzichè un rapporto penetrativo non protetto."
Tutto cio' mi aveva tranquillizzato, sono tornato a casa pensando che il mio comportamento a rischio non era stato poi "così" a rischio, che il test comunque era negativo, quindi potevo stare tranquillo.
Ora pero', navigando su Internet - dannato internet, dice un sacco di cose che lette nel modo sbagliato causano ancora più dubbi di quanto uno gia possa averne di per se - , ho letto che sintomi comuni del contagio da HIV (riscontrabili subito dopo il comportamento a rischio) sono, ad esempio, stato febbrile lieve e prolungato, gonfiamento di ghiandole e linfonodi. Ora, c'è da dire che io proprio 2 settimane fa percepivo un lieve dolore al capezzolo, nonostante questo non si fosse gonfiato. Sono andato a farmi vedere dal mio medico di famiglia (senza avergli detto nulla riguardo al mio comportamento a rischio) e lui mi ha detto che alla mia età è normalissimo avere dei lievi dolori al capezzolo, mi ha parlato di ormoni che sono alle stelle praticamente e del fatto che facendo palestra costantemente è facile che abbia nel corpo una maggiore quantità di ormoni (non so se ho capito bene, ma il concetto era piu o meno questo).. Mi ha detto che il dolore sarebbe sparito, e infatti ora non sento quasi più nulla. Oggi pero', dopo aver letto su internet che il rigonfiamento di ghiandole puo' essere un sintomo, mi sono subito spaventato. Ho anche premuto sotto l'ascella per sentire se i linfonodi si sono ingrossati; ecco, io in realtà neanche so dove stanno i linfonodi, pero' ho toccato un po' sotto l'ascella e sento un lieve dolore (anche se non si è ingrossato nulla) nell'ascella sinistra; potrei averlo da tanto tempo, potrei averlo da poco, non lo so, in quanto non ero mai andato a indagare e se non tocco non mi fa assolutamente male.
Caro Dottore, io sono preoccupatissimo: ho due dei sintomi che erano presenti in quel sito, e oltretutto in questo periodo sono stato anche qualche giorno ammalato e raffreddato. So che febbre e raffreddore vengono sempre e comunque, non c'è bisogno di essere sieropositivi, ma sommando tutte queste cose mi è venuta un angoscia terribile. Non riesco a pensare ad altro, non riesco a studiare, sono all'ultimo anno di liceo e sono stato sempre bravo mentre adesso sto avendo un picco incredibile verso il basso. Non riesco più a concentrarmi, penso solo che mi ammalerò e morirò. Nonostante abbia fatto il test e abbia parlato anche con una dottoressa.
Mi dica lei qualcosa, la prego! Pensa che possa avere contratto il virus dell'Hiv o mi allarmo troppo? Devo rifare il test nonostante la dottoressa mi ha detto che non era necessario?
La ringrazo con anticipo.
sono un ragazzo di Milano di 18 anni appena compiuti ed è da qualche mese che non riesco a stare più in pace con me stesso. Sono omosessuale e ho sempre praticato sesso sicuro. La prima settimana di settembre sono stato con un ragazzo più grande di me e che non conoscevo assolutamente: il rapporto con penetrazione è stato protetto, ma subito dopo ho avuto un rapporto orogenitale non protetto. Mi ha eiaculato in bocca in poche parole, ed io non me l'aspettavo, mi ha colto di sprovvista. Io non ho assolutamente ingoiato, anzi ho prontamente sputato il tutto ma da quel giorno una fobia terribile mi rende impossibile dormire la notte: sono convinto di stare male, sono convinto di avere contratto il virus HIV, penso al peggio sempre e comunque.
La prima settimana di novembre, ossia 2 mesi dopo il rapporto a rischio (55 giorni più o meno) sono andato a fare il classico TEST. Esito: negativo. Ho avuto anche un colloquio con una dottoressa al momento in cui sono andato a ritirare i risultati, e le ho spiegato le mie paure. Le ho detto esattamente la dinamica dei fatti del mio rapporto a rischio, e lei mi ha tranquillizzato dicendomi che [b]è difficile, se non impossibile, prendere il virus dell HIV semplicemente entrando in contatto per via orale con lo sperma del partner[/b]. Io le ho quindi domandato se, nonostante fossero passati 2 mesi, avrei secondo lei dovuto ripetere il test, e la risposta è stata: "No, non si preoccupi. Il suo test è attendibile già adesso, e in particolare il risultato del suo test è più attendibile in quando lei ha avuto solamente un rapporto orogenitale non protetto anzichè un rapporto penetrativo non protetto."
Tutto cio' mi aveva tranquillizzato, sono tornato a casa pensando che il mio comportamento a rischio non era stato poi "così" a rischio, che il test comunque era negativo, quindi potevo stare tranquillo.
Ora pero', navigando su Internet - dannato internet, dice un sacco di cose che lette nel modo sbagliato causano ancora più dubbi di quanto uno gia possa averne di per se - , ho letto che sintomi comuni del contagio da HIV (riscontrabili subito dopo il comportamento a rischio) sono, ad esempio, stato febbrile lieve e prolungato, gonfiamento di ghiandole e linfonodi. Ora, c'è da dire che io proprio 2 settimane fa percepivo un lieve dolore al capezzolo, nonostante questo non si fosse gonfiato. Sono andato a farmi vedere dal mio medico di famiglia (senza avergli detto nulla riguardo al mio comportamento a rischio) e lui mi ha detto che alla mia età è normalissimo avere dei lievi dolori al capezzolo, mi ha parlato di ormoni che sono alle stelle praticamente e del fatto che facendo palestra costantemente è facile che abbia nel corpo una maggiore quantità di ormoni (non so se ho capito bene, ma il concetto era piu o meno questo).. Mi ha detto che il dolore sarebbe sparito, e infatti ora non sento quasi più nulla. Oggi pero', dopo aver letto su internet che il rigonfiamento di ghiandole puo' essere un sintomo, mi sono subito spaventato. Ho anche premuto sotto l'ascella per sentire se i linfonodi si sono ingrossati; ecco, io in realtà neanche so dove stanno i linfonodi, pero' ho toccato un po' sotto l'ascella e sento un lieve dolore (anche se non si è ingrossato nulla) nell'ascella sinistra; potrei averlo da tanto tempo, potrei averlo da poco, non lo so, in quanto non ero mai andato a indagare e se non tocco non mi fa assolutamente male.
Caro Dottore, io sono preoccupatissimo: ho due dei sintomi che erano presenti in quel sito, e oltretutto in questo periodo sono stato anche qualche giorno ammalato e raffreddato. So che febbre e raffreddore vengono sempre e comunque, non c'è bisogno di essere sieropositivi, ma sommando tutte queste cose mi è venuta un angoscia terribile. Non riesco a pensare ad altro, non riesco a studiare, sono all'ultimo anno di liceo e sono stato sempre bravo mentre adesso sto avendo un picco incredibile verso il basso. Non riesco più a concentrarmi, penso solo che mi ammalerò e morirò. Nonostante abbia fatto il test e abbia parlato anche con una dottoressa.
Mi dica lei qualcosa, la prego! Pensa che possa avere contratto il virus dell'Hiv o mi allarmo troppo? Devo rifare il test nonostante la dottoressa mi ha detto che non era necessario?
La ringrazo con anticipo.
Ultima modifica di squeeze il 26 novembre 2007, 19:09, modificato 2 volte in totale.
Piccola correzione:
1) il lieve dolore che ho premendo sotto l'ascella sinistra ce l'ho in realtà da ieri, non penso proprio che sia qualcosa che avevo gia prima.
2) questo lieve dolore non è proprio sotto l'ascella, ma più in basso e vicino al pettorale
3) non è presente alcun rigonfiamento, né toccando si sente alcuna "pallina" quindi non so è un linfonodo infiammato lo stesso?
di nuovo grazie mille per l'attenzione
1) il lieve dolore che ho premendo sotto l'ascella sinistra ce l'ho in realtà da ieri, non penso proprio che sia qualcosa che avevo gia prima.
2) questo lieve dolore non è proprio sotto l'ascella, ma più in basso e vicino al pettorale
3) non è presente alcun rigonfiamento, né toccando si sente alcuna "pallina" quindi non so è un linfonodo infiammato lo stesso?
di nuovo grazie mille per l'attenzione