rottura profilattico e dr.ssa ho un altra domanda
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rottura profilattico e dr.ssa ho un altra domanda
buongiorno dottoressa.
ho avuto un rapporto vaginale completo con un uomo di cui non conosco la situazione sierologica.
a fine rapporto mi sono accorta che non aveva più il preservatvo e ne abbiamo trovato un pezzo.
il giorno dopo a me è uscito un altro pezzo di preservativo dalla vagina.
sono terrorizzata.
cosa devo fare? perchè è sconsigliata la cura dopo il fatto se non si è sicuri della sieropositività del patner?
AIUTO!
ho avuto un rapporto vaginale completo con un uomo di cui non conosco la situazione sierologica.
a fine rapporto mi sono accorta che non aveva più il preservatvo e ne abbiamo trovato un pezzo.
il giorno dopo a me è uscito un altro pezzo di preservativo dalla vagina.
sono terrorizzata.
cosa devo fare? perchè è sconsigliata la cura dopo il fatto se non si è sicuri della sieropositività del patner?
AIUTO!
Ultima modifica di silvia1 il 18 aprile 2012, 20:17, modificato 1 volta in totale.
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Re: rottura profilattico
silvia1 ha scritto:
> buongiorno dottoressa.
> ho avuto un rapporto vaginale completo con un uomo di cui non conosco la
> situazione sierologica.
> a fine rapporto mi sono accorta che non aveva più il preservatvo e ne
> abbiamo trovato un pezzo.
> il giorno dopo a me è uscito un altro pezzo di preservativo dalla vagina.
> sono terrorizzata.
> cosa devo fare? perchè è sconsigliata la cura dopo il fatto se non si è
> sicuri della sieropositività del patner?
> AIUTO!
Cara silvia1, quando il preservativo si rompe il rapporto viene chiaramente considerato a rischio per trasmissione di HIV. Per quanto riguarda la profilassi post-esposizione questa viene proposta se l'altra persona è HIV positiva, se è HIV negativa ma con storia o patologia in atto indicative di esposizione a rischio molto recente (per es. epatite acuta virale, ecc) o se HIV non noto ma con comportamenti ad alto rischio o in caso di violenza sessuale. Altre situazioni in cui può essere proposta la PEP possono essere valutate dal medico che analizza il rischio. Cari saluti!
> buongiorno dottoressa.
> ho avuto un rapporto vaginale completo con un uomo di cui non conosco la
> situazione sierologica.
> a fine rapporto mi sono accorta che non aveva più il preservatvo e ne
> abbiamo trovato un pezzo.
> il giorno dopo a me è uscito un altro pezzo di preservativo dalla vagina.
> sono terrorizzata.
> cosa devo fare? perchè è sconsigliata la cura dopo il fatto se non si è
> sicuri della sieropositività del patner?
> AIUTO!
Cara silvia1, quando il preservativo si rompe il rapporto viene chiaramente considerato a rischio per trasmissione di HIV. Per quanto riguarda la profilassi post-esposizione questa viene proposta se l'altra persona è HIV positiva, se è HIV negativa ma con storia o patologia in atto indicative di esposizione a rischio molto recente (per es. epatite acuta virale, ecc) o se HIV non noto ma con comportamenti ad alto rischio o in caso di violenza sessuale. Altre situazioni in cui può essere proposta la PEP possono essere valutate dal medico che analizza il rischio. Cari saluti!
Re: rottura profilattico
grazie dottoressa.
lui è un uomo che le piace fare sesso e non ha storie fisse e siccome era la seconda volta che ci andavo ho capito che abitualemente non usa il preservativo perchè gliel'ho dovuto dare io...
cosa faccio?
lui è un uomo che le piace fare sesso e non ha storie fisse e siccome era la seconda volta che ci andavo ho capito che abitualemente non usa il preservativo perchè gliel'ho dovuto dare io...
cosa faccio?
Re: rottura profilattico
scusa ma allora tutti potremmo fare la pep...
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Re: rottura profilattico
vai in ospedale il prima possibile e probabilmente ti daranno la pep che riduce di gran lunga la possibilità di infezione
Re: rottura profilattico
ho chiamato l'ospedale e mi dice che la pep si fà entro le 24 ore...non la posso più fare e ho paura...spero solo che questo sia sano...
il rapporto è avvenuto venerdi sera e in questi giorni come tutt'ora ho mal di pancia con crampi...potrebbe già essere qualcosa?
non sò come farò a vivere da qui a 30 giorni per il test...
il rapporto è avvenuto venerdi sera e in questi giorni come tutt'ora ho mal di pancia con crampi...potrebbe già essere qualcosa?
non sò come farò a vivere da qui a 30 giorni per il test...
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Re: rottura profilattico
silvia1 ha scritto:
> grazie dottoressa.
> lui è un uomo che le piace fare sesso e non ha storie fisse e siccome era
> la seconda volta che ci andavo ho capito che abitualemente non usa il
> preservativo perchè gliel'ho dovuto dare io...
> cosa faccio?
Cara silvia1, si rivolga ad un centro di Malattie Inefttive, poi sarà il Collega Infettivologo che deciderà se c'è indicazione a fare la PEP (che può essere fatta entro le 48 ore, non le 24 ore). Cari saluti!
> grazie dottoressa.
> lui è un uomo che le piace fare sesso e non ha storie fisse e siccome era
> la seconda volta che ci andavo ho capito che abitualemente non usa il
> preservativo perchè gliel'ho dovuto dare io...
> cosa faccio?
Cara silvia1, si rivolga ad un centro di Malattie Inefttive, poi sarà il Collega Infettivologo che deciderà se c'è indicazione a fare la PEP (che può essere fatta entro le 48 ore, non le 24 ore). Cari saluti!
Re: rottura profilattico
ma il test è in anonimato però per chiedere l'appuntamento al telefono vogliono il mio nome e cognome...
nel laboratorio però poi ilmio test và con una sigla.
ma alla fine il risultato a loro rimane sotto il mio nome completo non la sigla, quindi che in anonimato è?
nel laboratorio però poi ilmio test và con una sigla.
ma alla fine il risultato a loro rimane sotto il mio nome completo non la sigla, quindi che in anonimato è?
Re: rottura profilattico
Io questa cosa dell'anonimato non l'ho mai capita.
Uno fa il test.
Se il test è negativo anche se si dovesse sapere che uno è negativo che male c'è? Fino a prova contraria tutti sono negativi.
Se il test è positivo, bisogna iniziare un percorso terapeutico e quindi la struttura sanitaria deve conoscere nome e cognome del paziente.
Quindi l'anonimato a che serve? Non bisogna far sapere che uno ha eseguito un test hiv?
Ma cavolo, decidere di farsi un test HiV è un segno di responsabilità e di civiltà! Oppure è giusto il comportamento di quelli che se ne fregano e tirano dritto, salvo poi scoprire l'HiV quando sono in fase di AIDS ed avere infettato gli altri?
Non capisco.
Uno fa il test.
Se il test è negativo anche se si dovesse sapere che uno è negativo che male c'è? Fino a prova contraria tutti sono negativi.
Se il test è positivo, bisogna iniziare un percorso terapeutico e quindi la struttura sanitaria deve conoscere nome e cognome del paziente.
Quindi l'anonimato a che serve? Non bisogna far sapere che uno ha eseguito un test hiv?
Ma cavolo, decidere di farsi un test HiV è un segno di responsabilità e di civiltà! Oppure è giusto il comportamento di quelli che se ne fregano e tirano dritto, salvo poi scoprire l'HiV quando sono in fase di AIDS ed avere infettato gli altri?
Non capisco.
Re: rottura profilattico
il test uno lo fà ma perchè dovrebbe far sapere di esserlo?
poi è l'ospedale che dice in anonimato ma in realtà nome e cognome ce l'hanno.
esempio una mia amica ha il padre che lavora in ospedale...risulterebbe a suo nome che è sieropositiva( non la è, ma è tanto per esempio) e se lei vorrebbe non dirlo?
una cosa, per me, è dire ho un tumore che arriva ma mica te lo sei cercato, un altra è far sapere di essere sieropositivi da un comportamento sbagliato...
poi è l'ospedale che dice in anonimato ma in realtà nome e cognome ce l'hanno.
esempio una mia amica ha il padre che lavora in ospedale...risulterebbe a suo nome che è sieropositiva( non la è, ma è tanto per esempio) e se lei vorrebbe non dirlo?
una cosa, per me, è dire ho un tumore che arriva ma mica te lo sei cercato, un altra è far sapere di essere sieropositivi da un comportamento sbagliato...
Re: rottura profilattico
silvia1 ha scritto:
> il test uno lo fà ma perchè dovrebbe far sapere di esserlo?
> poi è l'ospedale che dice in anonimato ma in realtà nome e cognome ce
> l'hanno.
> esempio una mia amica ha il padre che lavora in ospedale...risulterebbe a
> suo nome che è sieropositiva( non la è, ma è tanto per esempio) e se lei
> vorrebbe non dirlo?
> una cosa, per me, è dire ho un tumore che arriva ma mica te lo sei cercato,
> un altra è far sapere di essere sieropositivi da un comportamento
> sbagliato...
I medici, in questo caso il medico che referta il test, sono tenuti al segreto professionale.
Certo che se uno ha il padre che lavora nel laboratorio dove vengono eseguiti i test è meglio che il test lo fa da un'altra parte.
E comunque la struttura dove poi uno entra in cura se risulta siero+ le generalità del paziente le deve conoscere.
> il test uno lo fà ma perchè dovrebbe far sapere di esserlo?
> poi è l'ospedale che dice in anonimato ma in realtà nome e cognome ce
> l'hanno.
> esempio una mia amica ha il padre che lavora in ospedale...risulterebbe a
> suo nome che è sieropositiva( non la è, ma è tanto per esempio) e se lei
> vorrebbe non dirlo?
> una cosa, per me, è dire ho un tumore che arriva ma mica te lo sei cercato,
> un altra è far sapere di essere sieropositivi da un comportamento
> sbagliato...
I medici, in questo caso il medico che referta il test, sono tenuti al segreto professionale.
Certo che se uno ha il padre che lavora nel laboratorio dove vengono eseguiti i test è meglio che il test lo fa da un'altra parte.
E comunque la struttura dove poi uno entra in cura se risulta siero+ le generalità del paziente le deve conoscere.
Re: rottura profilattico e dr.ssa ho un altra domanda
questo l'ho preso dal sito LILA
La tutela dell'anonimato e della riservatezza
Quando decidi di fare il test hai il diritto di chiedere che sia garantita la tutela della tua privacy.
I servizi preposti effettuano il test in forma anonima o in forma riservata o confidenziale.
Test anonimo: quando non viene richiesto alcun documento personale, ma viene utilizzato un codice criptato per la tua identificazione.
Test riservato o confidenziale: al momento dell'effettuazione o del ritiro dei risultati, è necessario che tu esibisca agli operatori un documento identificativo.
Per tutti i tuoi dati anagrafici (nome, cognome, sesso, data di nascita, comune di residenza e indirizzo completo) che verranno richiesti al momento del test, sia nei laboratori pubblici che privati, il personale sanitario è vincolato dal segreto professionale e d'ufficio e deve adottare tutte le misure di sicurezza necessarie a garantirne la massima riservatezza.
La tua identità ed ogni informazione riguardante l'esecuzione ed il risultato dell'esame non possono essere in nessun caso divulgate.
La comunicazione dei risultati
Il momento della comunicazione del risultato del test è sicuramente tra i più delicati.
È dunque compito di chi comunica il risultato fornire un adeguato sostegno psicologico.
Il counselling si effettua generalmente sia prima che dopo il test e mira tra l'altro a comprendere se sei stato realmente esposto a rischio di infezione e ad informarti correttamente sui comportamenti sicuri.
Il risultato dovrà essere consegnato esclusivamente a te che hai effettuato il test e la comunicazione non deve avvenire mai per lettera o per telefono.
Puoi eventualmente autorizzare il medico a riferire ad altre persone da te indicate il risultato. Questa autorizzazione deve essere data sempre per iscritto.
ORA, come mai a me l'ultima volta che li feci mi dissero il risultato al telefono dicendo il mio nome e cognome??? quando poi sul referto c'è un codice in relazione al mio nome?
all'ospedale alla fine il mio risultato rimane sotto il mio nome...quindi mi può spiegare dove sta l'anonimato?
grazie!
La tutela dell'anonimato e della riservatezza
Quando decidi di fare il test hai il diritto di chiedere che sia garantita la tutela della tua privacy.
I servizi preposti effettuano il test in forma anonima o in forma riservata o confidenziale.
Test anonimo: quando non viene richiesto alcun documento personale, ma viene utilizzato un codice criptato per la tua identificazione.
Test riservato o confidenziale: al momento dell'effettuazione o del ritiro dei risultati, è necessario che tu esibisca agli operatori un documento identificativo.
Per tutti i tuoi dati anagrafici (nome, cognome, sesso, data di nascita, comune di residenza e indirizzo completo) che verranno richiesti al momento del test, sia nei laboratori pubblici che privati, il personale sanitario è vincolato dal segreto professionale e d'ufficio e deve adottare tutte le misure di sicurezza necessarie a garantirne la massima riservatezza.
La tua identità ed ogni informazione riguardante l'esecuzione ed il risultato dell'esame non possono essere in nessun caso divulgate.
La comunicazione dei risultati
Il momento della comunicazione del risultato del test è sicuramente tra i più delicati.
È dunque compito di chi comunica il risultato fornire un adeguato sostegno psicologico.
Il counselling si effettua generalmente sia prima che dopo il test e mira tra l'altro a comprendere se sei stato realmente esposto a rischio di infezione e ad informarti correttamente sui comportamenti sicuri.
Il risultato dovrà essere consegnato esclusivamente a te che hai effettuato il test e la comunicazione non deve avvenire mai per lettera o per telefono.
Puoi eventualmente autorizzare il medico a riferire ad altre persone da te indicate il risultato. Questa autorizzazione deve essere data sempre per iscritto.
ORA, come mai a me l'ultima volta che li feci mi dissero il risultato al telefono dicendo il mio nome e cognome??? quando poi sul referto c'è un codice in relazione al mio nome?
all'ospedale alla fine il mio risultato rimane sotto il mio nome...quindi mi può spiegare dove sta l'anonimato?
grazie!
Re: rottura profilattico e dr.ssa ho un altra domanda
Io non so come funziona negli altri centri: dove lavoravo io c'era solo il codice e di nomi e cognomi non sapevamo nulla. L'unica controindicazione è che se chiedi di fare il test per esempio al tuo ragazzo e non ti fidi al cento per cento può essere utile che sulla carta ci sia il suo nome, perchè un foglio con un codice volendo te lo puoi procurare (anche se non credo che le persone si divertano così). Non so come mai nel centro dove sei stata abbiano detto nome e cognome, però fidati, ci sono dei posti dove puoi rimanere solo un numero.
Re: rottura profilattico e dr.ssa ho un altra domanda
Io ho fatto 2 test in anonimato, posso raccontarvi come è stato:
ho cercato i centri che effettuano il test nella mia città tramite il sito helpaids, poi tramite il numero verde ho prenotato per fare l'esame nell'ambulatorio del reparto di malattie infettive dell'ospedale. Al momento della prenotazione mi è stato assegnato un codice composto dalla sigla della provincia, un numero di 2 cifre e la mia data di nascita. Con il codice mi sono presentato allo sportello ho chiesto di fare il test e ho spiegato che mi ero prenotato tramite numero verde. Ho eseguito il test e per vedere il risultato ho nuovamente mostrato il codice che mi avevano precedentemente assegnato. Il referto si può solo consultare e non portare a casa.
Il secondo test che ho fatto non ho neppure prenotato, mi sono presentato in ambulatorio ho chiesto di fare il test e ho spiegato che avevo già un codice che è stato possibile riutilizzare.
risultato finale: 2 test in anonimato completo! funziona, e anche molto bene!
ho cercato i centri che effettuano il test nella mia città tramite il sito helpaids, poi tramite il numero verde ho prenotato per fare l'esame nell'ambulatorio del reparto di malattie infettive dell'ospedale. Al momento della prenotazione mi è stato assegnato un codice composto dalla sigla della provincia, un numero di 2 cifre e la mia data di nascita. Con il codice mi sono presentato allo sportello ho chiesto di fare il test e ho spiegato che mi ero prenotato tramite numero verde. Ho eseguito il test e per vedere il risultato ho nuovamente mostrato il codice che mi avevano precedentemente assegnato. Il referto si può solo consultare e non portare a casa.
Il secondo test che ho fatto non ho neppure prenotato, mi sono presentato in ambulatorio ho chiesto di fare il test e ho spiegato che avevo già un codice che è stato possibile riutilizzare.
risultato finale: 2 test in anonimato completo! funziona, e anche molto bene!